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Crisi aziendale: come superarla?

Una crisi aziendale deve essere vista non solo come un momento delicato per le sorti del business, visto che gli step successivi rischiano di essere dapprima l’inesorabile declino e poi il fallimento. Al contrario, la gestione di una crisi aziendale va interpretata come l’occasione di un’importante opportunità che può scaturire in una trasformazione. Se quest’ultima ha successo, infatti, l’impresa si adegua ai cambiamenti dell’ambiente economico, oggi sempre più repentini e imprevedibili, e sopravvive. La crisi d’azienda, quindi, deve portare un cambiamento, dove entrano in gioco innovazione e creatività, due principi basilari per affrontarla al meglio e per superarla.

Crisi aziendale: è necessario un cambio di rotta

Nel momento in cui, per cause endogene o esogene, un’impresa attraversa uno stato di crisi, è necessario una riorganizzazione. Tutti, dalla proprietà al management, dal personale agli stakeholder, senza dimenticare gli azionisti, sono chiamati in causa e, se necessario, devono rivedere il loro ruolo. Se questo avviene in tempo, ossia se i segnali deboli di crisi, come la diminuzione del fatturato e dei profitti, la perdita della quota di mercato a discapito di una concorrenza sempre più agguerrita, il settore in flessione, vengono letti con sufficiente anticipo, si ha maggiore tempo a disposizione per mettere in pratica le dovute strategie e contromisure, fondamentali per superare il momento ostico. L’intero team deve dimostrarsi reattivo nell’avviare i cambi di rotta, identificando nuove opportunità e dimostrandosi resiliente agli errori.

Stato di crisi aziendale: ecco gli step necessari per superarlo

A fronte di uno stato di crisi aziendale, per uscirne vi sono tutta una serie di strategie da implementare.

Nel dettaglio, ecco i vari step utili al riguardo.

1. Comprensione e identificazione delle cause che hanno dato luogo alla crisi aziendale

Perché l’azienda è in crisi? Per quali motivi si è verificata? I problemi vanno interpretati non solo dal punto di vista interno dell’impresa, ma anche in ottica di mercato esterno. I cambiamenti al giorno d’oggi si susseguono in maniera molto più veloce del passato. Un’azienda deve dimostrarsi flessibile e reattiva al punto giusto, adeguandosi alle novità. Solo così è in grado di sopravvivere. Purtroppo, non sempre questo accade. Nel caso delle PMI, ad esempio, il passaggio generazionale è un argomento molto dibattuto. Non sempre, infatti, le imprese sopravvivono alla crisi e spesso spariscono.

2. Promozione della cultura dell’errore

Essere proattivi, anticipando gli errori è un vantaggio tutt’altro che indifferente in ottica di lungo periodo. Gli errori vanno visti come un’opportunità: intervenire sui processi, ad esempio, può favorire l’ottimizzazione dei tempi; agire sui prodotti e sui servizi, prima che entrino in commercio, può dar luogo a un’importante riduzione delle perdite; operare sulle relazioni con i partner, infine, può migliorare il rapporto collaborativo. Insomma, dagli errori si apprende e si migliora.

3. Innovazione

Un’azienda in crisi deve identificare la natura del problema ed elaborare a monte un piano di successo per fronteggiare al meglio le possibili complicazioni. Una certosina conoscenza del settore in cui l’impresa si muove, lo studio dei trend di mercato, la comprensione delle potenzialità che quest’ultimo è in grado di garantire e l’innovazione, vista come il percorso di nuove strade per arrivare ad ambiziosi traguardi, sono aspetti da tenere in seria considerazione. Quando di chiama in causa l’innovazione, la tecnologia gioca spesso un ruolo cardine. Insomma, durante una crisi aziendale occorre trovare spunti per innovarsi e per migliorare.

4. Mettere in pratica il cambiamento

Rimettere tutto in discussione e procedere con il cambiamento rappresenta la parte più sfidante, ma al tempo stesso anche la più complessa del lavoro. Le difficoltà possono sorgere all’improvviso. Prima di una vera e propria crisi aziendale c’è quasi sempre quella classica fase di incubazione: in questo lasso di tempo, riorganizzare l’azienda può rivelarsi la scelta decisiva.

Conclusioni

Solo guardando al futuro con ottimismo e fiducia, il management può far uscire l’azienda dallo stato di crisi.

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