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Terapie fisioterapiche: gli strumenti in uso dal fisioterapista

Terapie fisioterapiche: gli strumenti in uso dal fisioterapista

Il fisioterapista ha il compito di curare, ma anche prevenire, tutte le problematiche legate all’apparato muscolo-scheletrico e alla mobilità.

Una delle tecniche fisioterapiche più utilizzate è quella manuale che il fisioterapista svolge senza l’utilizzo di alcuno strumento e che ha lo scopo di migliorare la mobilità articolare, ridurre il dolore, velocizzare il recupero del paziente nel caso di traumi o infortuni. Fanno parte della fisioterapia manuale tecniche come il massaggio terapeutico, lo stretching muscolare e la manipolazione vertebrale.

Le tecniche strumentali, invece, si avvalgono dell’utilizzo di dispositivi e si focalizzano sul trattamento delle patologie che afferiscono al sistema muscolo-scheletrico. Spesso queste tecniche vengono utilizzate in combinazione con quelle manuali per massimizzare il recupero e ridurre il dolore del paziente.

Quali sono alcuni degli strumenti in uso dal fisioterapista?

Tra i dispositivi in uso dai fisioterapisti professionisti c’è quello che permette di sfruttare la magnetoterapia: attraverso il suo utilizzo il corpo del paziente viene esposto a bassi campi elettromagnetici pulsati. Oltre a ridurre il dolore causato da patologie muscolari, articolari, ossee e tissutali, la magnetoterapia ha benefici sulla circolazione sanguigna e nei processi di riparazione ossea, come ad esempio nei casi di frattura, o dei tessuti cellulari.

La pedana baropodometrica permette di studiare l’appoggio del piede, trasmettendo le immagini attraverso un monitor. Analizzando la pressione che viene esercitata dal piede sulla pedana viene rilevata e valutata la distribuzione dei carichi in movimento o in situazione statica. In questo modo è possibile individuare la causa di eventuali dolori o problemi di tipo posturale o di deambulazione, come potrebbero essere la pronazione o supinazione eccessiva del piede.

Un altro importante strumento è quello che permette di valutare attentamente la colonna vertebrale attraverso una rilevazione tridimensionale per rintracciare con precisione i problemi di postura o le disfunzioni vertebrali.

I macchinari Tecar, largamente in uso dai fisioterapisti, permettono di praticare la diatermia. Quest’ultima sfrutta l’aumento della temperatura in zone del corpo non superficiali per curare alcune patologie. Il calore si sviluppa grazie al passaggio di radiofrequenze e viene quindi prodotto all’interno dei tessuti stessi e non trasmesso dal dispositivo. L’aumento della temperatura accelera il processo di guarigione dei tessuti che possono essere danneggiati a causa, ad esempio, di degenerazioni e fibrosi. A seconda che i tessuti interessati siano a più o meno contenuto di acqua si parlerà rispettivamente di diatermia capacitiva e resistiva.

Il generatore d’onde d’urto radiali permette invece la stimolazione e la riparazione dei tessuti per terapie che riguardano l’apparato muscolo-scheletrico come nella cura di fasciti plantari o tendinopatie.

Come imparare ad utilizzare questi strumenti professionali?

Per diventare fisioterapista occorre conseguire il titolo di laurea triennale in fisioterapia, corso di laurea afferente alla facoltà di medicina.
In Italia è disponibile il corso di laurea in fisioterapia dell’ Università di Ostrava, l’università pubblica e statale della Repubblica Ceca, Paese appartenente alla Comunità Europea.
La sede centrale si trova a Roma, in via Appia Nuova 254 e dispone di ben 3 laboratori per insegnare agli studenti la pratica della professione e l’uso di dispositivi in uso da un fisioterapista professionista:

● il laboratorio di biomeccanica con attrezzature per la valutazione posturale
● il laboratorio di terapia fisica riabilitativa
● il laboratorio delle terapie manuali

Tutti gli strumenti precedentemente elencati sono a disposizione degli studenti nei laboratori della divisione italiana dell’Università di Ostrava. Il corso di laurea è altamente professionalizzante: nel piano di studi si dà molta importanza all’aspetto pratico della professione. In tutti gli insegnamenti, siano essi anche teorici, viene approfondita la parte applicativa e sono presenti, oltre alle molte lezioni in laboratorio, 1500 ore di tirocinio curriculare da svolgere presso strutture presenti in tutto il territorio italiano convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.

Quest’anno, fino al 30 aprile, l’Università di Ostrava dà l’opportunità di preiscrizione al corso di laurea triennale in fisioterapia per poter pianificare con anticipo il proprio percorso universitario, ma anche ottenere i vantaggi di una retta agevolata.

Un’occasione importante per chi vuole intraprendere questo percorso universitario e diventare un fisioterapista professionista pronto per il mondo del lavoro.

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